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definire, per noi digiuni in materia. Il perché è presto detto. Tra vette verde limone
affilate e alberi svettanti qua e là, spiccano in primo piano un libro e la facciata di
un antico tempio, mentre in lontananza, a destra una mano disegna su una tavo-
lozza e a sinistra una ciminiera fuma accanto a un edificio che potrebbe definirsi
di civile abitazione. Ma non è tutto. In tale vivace paesaggio danzano sparpagliati
alcuni numeri policromi, come nel primo disegno.
Naturalmente, la nostra chiave di lettura ci porta a immaginare precisi riferi-
menti al notorio homo sapiens, che è chiamato a dare una grossa mano alla natura
per sopravvivere. E questo, anche perché il Nostro non poteva non sapere della
prima pubblicazione, da parte di Sanpaolo IMI, del Bilancio Sociale in cui un’im-
portanza essenziale gioca sempre più la cura dell’ambiente. Se ne fa qui solo un
cenno per ricordarne l’intrinseco valore, a livello di testimonianze nei vari campi
(ivi compresa l’ecologia) di cui la società è incalzata a occuparsi. Riportiamo perciò
un breve estratto della lettera di presentazione della novità a firma del Presidente di
Sanpaolo IMI Rainer Masera e del Presidente del Comitato Etico di Sanpaolo IMI
Abel Matutes Juan: “La redazione di un Bilancio Sociale rende più globale, sistematico
e integrato l’approccio ad una visione etica da secoli esistente nel patrimonio genetico
del Sanpaolo…. (omissis). In qualità di Società per Azioni e di impresa orientata al
profitto, il nostro obiettivo finale è la creazione di valore per gli azionisti. Riteniamo in
tal senso fondamentale che la crescita dei risultati economici che perseguiamo sia soste-
nibile nel tempo, e che la ricerca di massimizzazione del valore possa più efficacemente
avvenire superando la tentazione di fissare esclusivamente obiettivi di breve termine,
ma al contrario, ponendoci in un’ottica di medio periodo. In questa prospettiva appare
perseguibile la piena coerenza tra la creazione di valore per gli azionisti e la sensibilità
etica, la cura continua e costante della relazione con il cliente, oltre che il pieno sostegno
delle persone che lavorano per il Gruppo.”
2002 - LA NUOVA STRUTTURA DEL GRUPPO DOPO LE FUSIONI CON CARDINE BANCA E BANCO DI NAPOLI - 401