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3. La costante del sostegno a ricerca e innovazione


            All’inizio del secondo semestre, il Sanpaolo IMI lanciava alle piccole e medie
          imprese un segnale nuovo, con la nascita di un programma di finanziamento per la
          “R&S”; era nuovo nel clima di stretta al credito seguita ai crac di Parmalat e Cirio
          nell’ultimo inverno, ma che tuttavia pareva attenuarsi. In quel frangente il segnale
          rappresentò un’opportunità insperata per i destinatari, che ne colsero al volo il senso
          di apertura a una maggiore collaborazione tra banche e imprese; d’altronde, quel
          messaggio faceva eco all’incessante strategia della Banca del sostegno alla ricerca
          e innovazione. Venivano infatti messi a disposizione delle imprese 250 milioni di
          euro (aumentabili) per finanziare progetti di ricerca di aziende di piccolo e medio
          calibro, muovendo dall’assunto perenne che non si può guadagnare competitività se
          non si è capaci di rinnovare. Così la Banca intendeva dare come sempre il proprio
          contributo perché la sfida della “R&S” si potesse accettare e vincerla.
            Del resto l’IMI lo faceva come attore istituzionale, mentre il San Paolo come
          soggetto in competizione con altri istituti. Era quindi naturale che, unendo i due pa-
          trimoni delle rispettive esperienze, venisse ulteriormente rafforzata la vocazione della
          Banca a questa fondamentale collaborazione con le imprese di ridotte dimensioni.
          E’ notorio infatti che, in ogni epoca, proprio sulle dimensioni si gioca la possibilità
          di puntare o meno sulla ricerca. La grande impresa infatti può permettersi ampi
          spazi per svilupparla; e ciò anche in una prospettiva di lungo termine.


            4. La sfida del Grattacielo nella città sabauda


            Rimarrà tra le date memorabili di Torino il 23 luglio 2004, giorno in cui la
          Giunta comunale diede il via libera al grattacielo alto circa 100 metri, che svetta in
          Corso Inghilterra, nell’area un tempo occupata dagli autobus di una società privata.
          La delibera di vendita dei diritti edificatori su quell’area nasceva da una proposta
          presentata dal gruppo bancario Sanpaolo IMI, per la costruzione di un grattacielo
          di quell’altezza destinato a uso uffici. Proposta che, veniva spiegato dalle Autorità
          comunali, era stata ritenuta strategica e rispondente all’interesse pubblico del Co-
          mune, in quanto il Sanpaolo IMI si impegnava, oltre che a garantire e rafforzare
          la permanenza a Torino della sede direzionale, a mantenere in quella struttura non
          solo tutti gli uffici già esistenti a Torino, ma anche a portare sotto la Mole nuove
          attività, fornendo un’occasione di sviluppo per la città. Il che le stesse Autorità




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