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particolarmente elevati dell’economia mondiale, in misura superiore alle attese, in
          quanto la ripresa aveva beneficiato delle favorevoli condizioni di Stati Uniti, Cina
          e India. Quanto all’area euro, seppure a livelli inferiori, era  cresciuta a un tasso
          dell’1,8%, con un significativo aumento rispetto allo 0,5% dell’anno precedente.
            In tale quadro, il Paese registrò una modesta crescita del PIL, per lo più imputabile
          alla stagnazione produttiva, in cui versava l’industria manifatturiera italiana da alcuni
          anni. Il tasso d’inflazione fu  pari al 2,2%. L’intermediazione creditizia e finanziaria
          italiana segnò un incremento dei finanziamenti del 5,5% (rispetto al 6,3% dell’anno
          precedente) che, seppure sostenuto dai prestiti alle famiglie (+13%) e dai mutui
          fondiari (+20%), aveva risentito di  un andamento contenuto delle sovvenzioni   alle
          imprese manifatturiere, a causa del ristagno dell’attività produttiva. D’altro canto,
          il complessivo andamento oscillatorio delle borse internazionali non aveva favorito
          l’industria del risparmio gestito, che mostrò un incremento contenuto dell’1,3%.


            7.  I “risultati più che positivi” del San Paolo in condizioni esterne sfa-
          vorevoli


            Nel quadro delle avverse condizioni esterne, Il 2004 fu caratterizzato da una
          dinamica dell’economia italiana ancora debole, in presenza di crescenti problemi
          di competitività sui mercati internazionali. Tuttavia il Sanpaolo IMI (lettera agli
          azionisti del 22 marzo 2005 a firma del Presidente Enrico Salza) presentò ancora una
          volta, sia come impresa bancaria Capogruppo sia come Gruppo, “risultati più che
          positivi”. In tale contesto, l’aumento dell’utile netto del Gruppo del 43,3% venne
          riferito allo sviluppo di un’azione combinata condotta sia sul lato della crescita dei
          ricavi sia sul fronte del contenimento dei costi.
            I risultati economico-patrimoniali del Gruppo consentirono, infatti, di perve-
          nire ai due indicatori finali dell’utile netto di 1.393 milioni di euro (972 nel 2003)
          e del patrimonio netto di 11.804 milioni (10.995 nel 2003). Dati significativi, ai
          quali corrisposero, nel bilancio della Capogruppo, quelli della Banca  attestati su un
          utile netto di 1.035 milioni di euro e di un patrimonio netto di 11.090 milioni. Al
          raggiungimento di tali risultati, venne sottolineato nella lettera, avevano fortemente
          contribuito sia la qualità del servizio fornito alla clientela sia soprattutto l’impegno
          di tutti i collaboratori, con un pubblico ringraziamento. Venne evidenziato inoltre
          che il Sanpaolo IMI era direttamente presente in 33 Paesi, la più vasta rete geografica
          tra le banche italiane, a conferma di una tradizionale vocazione di apertura agli altri




          412 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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