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Del tutto strepitoso fu invece l’aumento dei finanziamenti per opere pubbliche
          e impianti di pubblica utilità, erogati nell’anno dalla Sezione Autonoma Opere
          Pubbliche. I nuovi mutui stipulati furono pari a 73 miliardi, che fecero salire il
          totale dei finanziamenti concessi a 183 miliardi con un incremento del 62 %.  Del
          resto da tempo l’unico limite esclusivo e imprescindibile che incontrava la Sezione
          nella propria operatività era costituito dal fondo di dotazione disponibile. L’Istituto
          non faceva a tempo a conseguire la prescritta autorizzazione d’aumento che il nuovo
          fondo già si appalesava inadeguato alle continue e crescenti esigenze.
            Anche nel settore del credito agrario l’Istituto realizzò incrementi di rilievo sia per
          i prestiti di esercizio sia per i mutui di miglioramento, malgrado il perdurare della
          carenza di provvedimenti normativi e finanziari dello Stato e delle Regioni, alle quali
          dal 1° aprile 1972 erano state trasferite competenze e funzioni in materia di agricol-
          tura. In particolare, la consistenza a fine anno dei mutui agrari di miglioramento
          stipulati risultò di 24 miliardi, con un aumento del 16,8 % sull’anno precedente.


            4. Lo sviluppo dell’intermediazione finanziaria e il potenziamento dell’in-
          terscambio con l’estero


            Nell’ambito delle borse italiane, anche il 1972 registrò andamenti nei titoli azio-
          nari e nel reddito fisso che confermavano le disfunzioni da tempo esistenti. Talché
          appariva non più procrastinabile il varo di una riforma legislativa per far riacquistare
          dalla Borsa credibilità, funzionalità e efficienza. Un contesto non facile nel quale
          l’Istituto, alla tradizionale opera di intermediazione e collocamento dei propri titoli,
          andò sempre più affiancando nel corso dell’anno l’attività di consulenza e indirizzo
          della clientela, di cui il servizio “Gestione Portafogli” costituiva lo strumento più
          raffinato e moderno.
            Operando con un’intensa attività promozionale anche sulle piazze di Milano
          e di Genova, oltre che su quella tradizionale di Torino, il San Paolo fece parte dei
          gruppi di sottoscrizione e collocamento  di numerosi e importanti prestiti espressi
          in valuta estera o in lire, rafforzando così ulteriormente i legami già esistenti con
          importanti ambienti finanziari italiani e esteri.
            Vennero inoltre istituiti, per migliorare il livello concorrenziale dell’Istituto, due
          nuovi Centri operativi, rispettivamente a Milano e a Torino, destinati a funzionare
          in collaborazione con gli Uffici Borsa delle Sedi coesistenti con altre Borse Valori
          (Roma, Genova, Firenze, Bologna).




          188 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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