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2. La notevole espansione dei mezzi amministrati e degli impieghi nel
               settore del credito ordinario


                  Notevole fu la dinamica della raccolta dell’Azienda Bancaria nel corso del 1975. I
               mezzi  amministrati  passarono da 3.009 a 4.407 miliardi di lire con un incremento
               del 46%. La quota di mercato si ampliò in termini significativi con nuovi depositi e
               conti correnti acquisiti in corso d’anno; questi ultimi provenienti anche da aziende di
               credito, col risultato di rafforzare la posizione del San Paolo sul mercato monetario.
                  Sul fronte degli impieghi, l’attività dell’Istituto concluse l’anno con un totale
               dei crediti in essere presso l’Azienda Bancaria di 2.242 miliardi, registrando un
               incremento nell’anno del  53% pari a 782 miliardi. Un risultato di tutto rispetto,
               che richiese  un dispiego di impegno notevole da parte delle Filiali, tenuto conto
               che le erogazioni di credito interessavano tutte le fasce di clientela nelle diverse aree
               del Paese in cui ormai operava il San Paolo.
                  D’altronde l’impegno dell’Istituto, Ente di Diritto Pubblico, era quello di assicu-
               rare al sistema produttivo italiano i mezzi necessari per fronteggiare la recessione e
               avviare la ripresa. Compito che il San Paolo assolveva nella continuità dell’indirizzo
               selettivo degli interventi creditizi, che da sempre lo caratterizzava. Dava infatti la
               preferenza alle operazioni a ciclo chiuso, agli smobilizzi di portafoglio e agli anticipi
               all’import-export onde evitare immobilizzazioni. Non stupisce perciò che, nell’a-
               rea piemontese di tradizionale insediamento delle sue Filiali,  si rilevassero i segni
               sempre più frequenti di un avvio della ripresa  e di positive reazioni delle imprese,
               soprattutto negli ultimi mesi.
                  .
                  3. Il decisivo apporto alle imprese nella sfida sui mercati internazionali


                  Nel 1975 il San Paolo dedicò uno specifico impegno all’ “intermediazione este-
               ro”. Il deficit della bilancia dei pagamenti, ereditato dal 1974, impose al Paese uno
               sforzo eccezionale al fine di ripristinare una situazione maggiormente sotto controllo.
               La strategia dell’Istituto si orientò su questa linea con il chiaro intento di assistere
               le imprese in tale azione e, soprattutto quelle che per la prima volta si aprivano al
               mercato internazionale. Di conseguenza, da un lato l’ammontare dei finanziamenti
               tanto all’importazione quanto all’esportazione registrò incrementi veramente sensibili,
               raddoppiando in taluni casi il volume di lavoro svolto precedentemente; dall’altro,
               il numero di imprese assistite nel settore specifico registrò un vero e proprio balzo




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