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interregionale a Banca con struttura nazionale. Un impegno  che venne puntual-
               mente onorato provvedendo, anche in relazione all’entrata in vigore della nuova
               legislazione sul credito fondiario, al rafforzamento della rete di Delegazioni della
               Sezione nell’area della Cassa del Mezzogiorno con l’istituzione di Uffici a Pescara,
               Reggio Calabria e Cagliari.
                  Naturalmente non poteva mancare, a fronte delle nuove situazioni di bisogno
               di risorse umane ampiamente prevedibili, un’adeguata pianificazione. Impegno cui
               l’Istituto era  preparato. Nel corso dell’anno vennero inseriti nell’organico 563 nuovi
               assunti, destinati pressoché esclusivamente a rafforzare le strutture operative delle
               Filiali. Intervento indispensabile anche per la vasta mole di nuovo lavoro acquisi-
               to. Notevole e a tutti i livelli fu pure l’azione diretta a migliorare la preparazione
               professionale del Personale, che costituiva indubbiamente uno dei punti di forza
               del San Paolo. A fine esercizio venne raggiunto il totale di 6.542 dipendenti, con
               un incremento netto dell’organico di 441 unità.


                  7. La “nuova dimensione del San Paolo” riflessa dai risultati di bilancio


                  Il consuntivo del 1975 si presentò più che positivo, non solo per gli obiettivi
               conseguiti sotto il profilo dello sviluppo e dell’efficienza aziendale, ma soprattutto per
               gli elevati valori  delle  risultanze, in termini di evoluzione del sistema economico e
               sociale nel quale operava l’Istituto, Ente di Diritto Pubblico. Basti considerare come
               il più alto livello di attività raggiunto dal San Paolo nel corso dell’anno era stato
               alla base dei segni positivi, a livello nazionale, di reazione  alla recessione prima e
               di inizio della ripresa poi. Passi entrambi ardui che, in breve successione temporale,
               contraddistinsero il sistema produttivo, con particolare riguardo al comparto in-
               dustriale così determinante nelle aree dove l’Istituto era più diffusamente presente.
               Fu perciò del tutto  naturale che il bilancio del San Paolo per l’esercizio 1975 desse
               testimonianza di una profonda evoluzione rimarcata dalla banca, in relazione sia
               ai fenomeni più generali che caratterizzarono le variazioni dell’intermediazione
               bancaria nel periodo sia agli aspetti più peculiari dell’Istituto, che visse una fase di
               trasformazioni strutturali di rilievo.
                  Alla fine del 1975, i risultati dell’attività nei settori del credito ordinario e del
               credito speciale indicarono in 6.259 miliardi di lire il totale dei mezzi amministrati,
               con un aumento di 1.824 miliardi nel corso dell’anno (+ 41%).  A sua volta il totale
               degli impieghi raggiunse 4.109 miliardi, con un aumento di 1.157 miliardi (+ 39%).




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