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insediamento di nuove Filiali per svolgere l’azione diretta su tali piazze, che costi-
tuivano il logico corollario delle piazze minori dove l’Istituto era già stabilito. Un
altro obiettivo, raggiunto parallelamente, fu quello di rendere bancabili, o di com-
pletarne l’inadeguata attrezzatura bancaria, località importanti o giunte a ricoprire
un’importanza notevole con caratteristiche di stabilità.
In questa temperie di sviluppo effervescente non poté ovviamente mancare un
primo passo verso la capitale, nel quadro di un’oculata programmazione territoria-
le. E così il 1946 vide l’istituzione a Roma di un Ufficio di Rappresentanza della
Direzione Generale. Nello stesso tempo, venne formulata agli Organi centrali di
vigilanza una richiesta, di carattere organico per il completamento della rete di
Filiali nelle zone di competenza. Notevoli investimenti furono necessari per la si-
stemazione, l’acquisto e la dotazione di attrezzature di vari punti operativi nonché
per la ricostruzione e ristrutturazione delle varie agenzie e dipendenze danneggiate,
se non addirittura interamente distrutte, dai bombardamenti su Torino.
Questo eccezionale impegno economico trovò un supporto anche in piccole
economie, come documenta una circolare del mese di luglio con cui si inviarono
a tutte le Filiali “disposizioni specifiche per la riduzione del consumo di stampati
e cancelleria”. Nello stesso tempo, vennero attuati provvedimenti organizzativi
finalizzati allo snellimento del lavoro amministrativo e contabile. Obiettivi che
vennero perseguiti, in particolare, col perfezionamento dei servizi alla clientela e
l’accelerazione delle procedure deliberative in materia di concessione di crediti, ivi
incluso l’ampliamento delle facoltà di massima conferite ai Dirigenti delle Filiali.
Brani della Lettera Circolare del 24/07/1946 a firma del Commissario
sui risparmi di cancelleria
1946 - IL RITORNO ALLA NORMALITÀ ISTITUZIONALE - 41