Page 83 - demo
P. 83
l’istituzione del ben noto 23 bis CM, che ebbe lunga vita nella storia che stiamo
narrando.
E’ davvero singolare la citazione di un piccolo modulo in uno scenario di ampie
prospettive quale era quello di accentramento delle procedure. Ma ha una sua logica
spiegazione nella memoria di ogni sanpaolino che abbia avuto la ventura di usarlo.
Per i rapporti di credito e di debito che, per mille ragioni, venivano a instaurarsi
tra Sede Centrale e Filiali e tra Filiali, era il modulo tuttofare, che veniva compilato
e usato con la massima facilità, anche dai neoassunti nel primo giorno lavorativo.
Composto di quattro fogli sovrapposti, consentiva al mittente di registrare l’opera-
zione nella propria contabilità con un foglio (denominato “Iniziativa”), e di inviarne
un altro con la stessa denominazione al Centro Contabile e gli altri due (denominati
“Conformità”) al destinatario; il quale usava i due fogli pervenuti come il mittente.
Per il Centro era ovviamente un gioco da ragazzi “sposare” l’Iniziativa con la Confor-
mità; così veniva ottenuta la quadratura dei cosiddetti “rapporti interni (o diretti)”.
Sarebbe stato bello rintracciare e presentare almeno un esemplare di questo
“famoso” modulo , anche compilato, ma non ne è stato reperito neppure uno.
Tornando alle procedure di meccanizzazione accentrata, per la prima volta nella
storia del San Paolo fu eseguito dal Centro Contabile il conteggio degli interessi
attivi e passivi al 31/12/1956 dei conti correnti di corrispondenza, attraverso una
procedura di schede perforate.
5. Il salvataggio del perimetro della storica Sede Centrale di Via Monte
di Pietà
Nel corso dell’anno l’Istituto, che aveva ormai consolidato la propria strategia
di espansione territoriale a livello nazionale, venne a trovarsi di fronte a una sorta
di legge del contrappasso, rappresentata dal nuovo Piano Regolatore della Città di
Torino, elaborato nell’anno precedente, come già accennato nel Cap. 10. Prevede-
va l’allargamento fino a 24 metri della Via Botero, con la conseguente massiccia
demolizione di parte del palazzo dell’allora Sede Centrale dell’Istituto, dove ora è
collocato il Monte di Pietà. Naturalmente, l’Istituto si oppose con la massima fer-
mezza a una espropriazione di tale portata e addirittura nel perimetro della propria
Sede Centrale, ottenendo la conseguente variante del Piano.
6. Il traguardo emblematico dei 100 miliardi di depositi con la prima
gratifica a tutto il Personale in servizio e in quiescenza
82 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006