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che si riflesse in risultati economici altrettanto eccezionali

                  3. L’inizio dei lavori per la nuova Sede Centrale di Piazza San Carlo


                  Negli annali del San Paolo è assai probabile che trovi un significativo rilievo, tra le
               varie date che segnarono i grandi eventi dell’Istituto nella sua singolare storia, anche il 25
               gennaio 1957. Il Consiglio di Amministrazione confermò infatti, nell’adunanza di quel
               giorno, il disegno strategico dello spostamento della Sede Centrale dell’Istituto, dall’avito
               palazzo storico di Via Monte di Pietà 32 al palazzo di Piazza San Carlo/Via Santa Teresa/
               Via XX Settembre. Per un provvedimento di tale portata, non fu certo casuale la scelta
               del “25 gennaio”, essendo stato fondato l’Istituto il 25 gennaio 1563, sotto il nome di
               “Compagnia di San Paolo”, celebrata circa 100 anni dopo la sua fondazione da uno dei più
               insigni letterati dell’epoca, Emanuele Tesauro, nella famosa “Istoria della venerabilissima
               Compagnia della fede cattolica, sotto l’invocazione di San Paolo, nell’augusta città di Torino”.
                  Tornando alla nostra ben più piccola storia, anche in quell’occasione l’Istituto era stato
               mosso dalle esigenze logistiche di ampliamento delle strutture centrali al servizio delle Fi-
               liali. Del resto, proprio nell’anno precedente, ne aveva consolidato l’espansione territoriale a
               livello nazionale. Ma, come sempre, il San Paolo era altrettanto sensibile alla conservazione
               e valorizzazione del patrimonio architettonico in condizioni precarie. Si trattava infatti di
               ricostruire e ridare alla città un classico angolo torinese, l’antico palazzo monumentale dei
               Turinetti di Pertengo, devastato dai bombardamenti e riattato alla meno peggio.
                  Così, in quella (che osiamo definire storica) adunanza, il Consiglio di Amministra-
               zione approvò il progetto definitivo dell’architetto Arturo Midana per la ricostruzione di
               quel prestigioso palazzo, con i lavori divisi in 4 lotti affidati a altrettante imprese. I lavori
               iniziarono quasi subito su un’ area di 4.000 mq: si trattava di un’opera che richiedeva
               alta competenza nel rispetto architettonico e ambientale del vecchio centro di Torino.
               Nell’impostazione del progetto si tenne pure conto di alcune esigenze cittadine con la
               creazione di una piazzetta interna destinata – allora – al passeggio del pubblico, oltre a
               un salone della banca da 400 posti.


                  4. Lo sviluppo della rete in parallelo con la ristrutturazione di numerose Filiali


                  L’importante impegno, anche di ordine finanziario, per la costruzione della nuova
               Sede Centrale, non  impedì l’assunzione di ulteriori oneri destinati alla rete territoriale.
               Basti pensare che nel corso dell’anno vennero inaugurate ben nove Filiali. Non solo.




                                                    1957 - IL BOOM DEL CREDITO FONDIARIO - 85
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