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La continua crescita dei mezzi amministrati nel periodo postbellico era stata
sempre riconosciuta, insieme ai lusinghieri risultati economici annuali, come effetto
soprattutto dell’impegno profuso dal Personale; ciò si era tradotto nelle consuete
gratifiche erogate secondo i livelli e qualifiche dei singoli dipendenti.
Il raggiungimento dei 100 miliardi di lire di depositi fece invece scattare, per
la prima volta, la molla di una gratifica a favore di tutto il Personale in organico e
con estensione anche ai pensionati. “Una prima volta” di tutto rispetto che con-
trassegnò il 1956.
7. I significativi risultati economici e patrimoniali con un singolare en-
comio al Presidente da parte dal Collegio Sindacale
L’Istituto chiuse l’esercizio 1956 con un utile netto di 191 milioni di lire, previo
accantonamenti a riserva speciale di ulteriori 1.350 milioni per la realizzazione
della nuova Sede Centrale di Piazza San Carlo e della Sede di Roma. A seguito dei
consueti accantonamenti a fondi di riserva e dopo la ripartizione dell’utile ai sensi
dello statuto, i fondi patrimoniali dell’Istituto ammontarono a 3.449 milioni di lire.
Dopo il primo decennio della nostra piccola storia del San Paolo, segnata dalla
sua vivace crescita, suona alquanto singolare, e pur gradito alle nostre orecchie di
sanpaolini, il seguente encomio al Presidente Coda da parte del Collegio Sindacale
nella Relazione al Bilancio: “I sindaci che in questo decorso decennio hanno passo passo
seguito l’opera del Presidente dell’Istituto nel quotidiano lavoro di riorganizzazione
prima e di potenziamento poi, desiderano in questa circostanza esprimere al Presidente
dell’Istituto i sensi della loro ammirazione e la gratitudine non solo del personale ma
di tutti i risparmiatori che al “San Paolo” concedono oggi, come sempre, la loro fiducia
illimitata.”
1956 - L’ANNO DELLA CRISI DI SUEZ - 83